Finalmente qualcuno capisce!

     Inauguriamo la  nuova  rubrica  “Rassegna stampa”, riportando questo trafiletto uscito  per la celebrazione della giornata dell’Handicap (3 dicembre) sull’inserto del Venerdì di Repubblica per la firma di Emanuela Zuccalà. Non c’è bisogno di particolari commenti, i dati citati parlano da soli e testimoniano che  oltre ad una necessità etica  l’inserimento degli handicappati si dimostra anche un discreto affare, visto la loro grande capacità di impegno.

Vorrei solo fare una riflessione sullo sport para olimpico che  a me pare ormai l’ultimo rifugio dei veri valori dello sport.  Che sono il tentativo del superamento dei propri limiti, la sana competizione con gli altri per arrivare prima, più in alto e  con più forza  al traguardo. Ma soprattutto il valore forse più importante, certamente il più faticoso da apprendere, che lo sport trasmette è quello di imparare a perdere, riconoscendo i meriti di chi è più bravo. Questi temi ormai nello sport professionistico, sempre più uno show business, inquinato dai troppi soldi che girano in quell’ambiente, si rintracciano sempre meno.

Invece  trovano  asilo sempre  più spesso nelle imprese degli atleti para olimpici.

Che forse per questo hanno sempre più successo.

Repubblica handicap