Per la nostra rassegna stampa, oggi pubblichiamo la copertina di Times dello scorso fine gennaio e la traduzione dell’articolo principale di Roger Mcnamee. Tutto il numero è dedicato allo scottante tema di una privacy ormai […]
Dov’è andata a finire la pietas?
L’amico Vasconetto ha scritto sulla Nazione di ieri questo pezzo inspirato ad un triste fatto di cronaca accaduto a Poggibonsi. La storia ricorda il bel film francese di qualche tempo fa “Amour” (del 2012 con Trintignant […]
L’archetipo del folle come paradigma del desiderio di ricerca e della creazione del nuovo.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo di Donatella Lessio sul folle e la sua funzione (anche) positiva, sia nell’individuo che nel gruppo. Una notazione a margine: siamo sempre stati convinti che l’etimologia, a cui la Lessio spesso ricorre, riesca qualche volta a ribaltare i significati delle parole più comuni, riportandone alla luce altri che si sono persi per strada. Da meditare…
Il Folle (Latino Follis: sacco vuoto, testa vuota) è l’aspetto della personalità deputato alla creatività, alla relazione, al gusto del sovvertimento e alla ricerca del piacere.
Il Folle viene da sempre studiato dal punto di vista sociale, comportamentale, emotivo, psicoanalitico, come elemento integrato sia del corpo-uomo che del corpo-gruppo, pur essendo da questi anche ghettizzato e isolato in quanto espressione del disordine al di là della norma condivisa. In definitiva, la funzione del Folle è quella di far vedere, estroiettato al di fuori dell’insieme univoco, ciò che diverge da quello stesso insieme, pur facendone parte.
Il vento del ’68 toccò anche il Conolly
Più che una vera recensione del bel libro che Luca Luchini ci ha regalato qualche settimana fa ( Siena fu vero ’68? – Editrice Betti) queste poche righe vogliono cogliere una spigolatura che interessa il nostro blog. […]

