Non andartene docile in quella buona notte,
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce
Dylan Thomas (1951)
Siamo a Berkeley, California, ed è la mattina di domenica 4 ottobre 1981, la giornata bella, il sole caldo ed il verde dei prati ancora brillante. Si sta concludendo presso la locale Università l’annuale Convegno di Psicologia del Sé. La sala delle conferenze è stracolma, ci sono circa quattrocento persone a sedere ed almeno un altro centinaio si aggira nei corridoi e negli spazi esterni. Il congresso è cominciato giovedì ed è andato avanti venerdì e sabato con le relazioni degli iscritti e le relative discussioni. Ma lui ancora non si è visto e questo crea un pizzico di preoccupazione tra i partecipanti, nessuno può pensare che proprio il fondatore non partecipi, non si faccia almeno vedere. Nei tre incontri precedenti a quello, Kohut era stato onnipresente, parlando in ogni occasione possibile.

Ma stavolta è un uomo molto malato, da circa dieci anni combatte con un linfoma che ormai sta per avere il sopravvento su di lui. Aveva sempre difeso gelosamente con tutti il suo stato di salute, solo in pochi sapevano le sue reali condizioni e la natura del male con cui stava combattendo. Ma la sua assenza è ormai una cosa quasi imbarazzante ed ha creato una certa preoccupazione nella grande sala.
